50 anni di storia insieme 1973 – 2023

L’associazione nasce nel novembre 1973 con la denominazione “Compagnia dialettale vittuonese

“Un’idea… un concetto… un’idea” che troviamo nella prima rappresentazione del 7 giugno 1975, in seguito 1973 i primi passi assume la denominazione di “Compagnia Teatrale Vittuonese” e dal 14 giugno 1993 diventa ufficiale a tutti gli effetti legali.

Letture e rappresentazioni sacre

LE NOSTRE LETTURE

2009 – I PROMESSI SPOSI
di Alessandro Manzoni
Vittuone estate – letture in 4 location

2010 – LA DOPPIA VITA DEI NUMERI
di Erri De Luca
Vittuone estate in Villa Mari-Resta

2012
di Woody Allen
Vittuone estate in Villa Mari-Resta

2013 – L’OSPITE INATTESO
di Agatha Christie
Vittuone estate in Villa Mari-Resta

2017 – PINOCCHIO
di Carlo Collodi
Vittuone estate in Villa Mari-Resta

2019 – LA GIARA
di Luigi Pirandello
Vittuone estate in Villa Mari-Resta

2019 – LA GIARA
di Luigi Pirandello
Corbetta – Pro Loco – Il baratto del libro – Parco di Villa Pagani Della Torre

LE NOSTRE RAPPRESENTAZIONI SACRE

1982 – PROCESSO A GESU’
di Diego Fabbri
n° di rappresentazioni: 9

2000 – IL PIANTO DELLA MADONNA
Vittuone – Chiesa Parrocchiale

2011 – L’ORA DI KOLBE
dramma in due tempi di Pasquale Maffeo
Vittuone – Chiesa Parrocchiale
n° di rappresentazioni: 1

2022 – IL PIANTO DELLA MADONNA
Vittuone – Chiesa Parrocchiale

 Alcune foto delle varie letture:

Ma come hai potuto, Eric?

Adattamento teatrale dall’originale: “Cash on Delivery“ di Michael Cooney 

La Compagnia Teatrale Vittuonese presenta per la prima volta nel suo repertorio una nuova esilarante commedia, ricca di gag e colpi di scena come nella miglior tradizione del teatro brillante anglosassone.

La commedia, molto popolare a Londra con il titolo “Cash on delivery”, ci mostra in modo ironico e grottesco i paradossi legati alla previdenza sociale e al sistema sanitario della nostra società.

L’autore Michael Cooney, ripercorrendo le orme di suo padre, il famoso commediografo inglese Ray Cooney, ha dato vita ad una commedia ricca di situazioni paradossali, bugie, scambi di persona, travestimenti, finte morti.

La rappresentazione, ambientata negli anni ‘90 in un appartamento londinese vede sulla scena ben 10 personaggi umoristici e fortemente caratterizzati nei loro ruoli. 

I ritmi sono molto frenetici, con porte che si aprono e si chiudono sulla scena come fossero esse stesse delle battute da copione.

Trama:

Eric, disoccupato da due anni, riceve in continuazione lettere indirizzate al vecchio inquilino.
Stanco di questa situazione ad Eric viene una brillante idea: perché non assumere l’identità del “vecchio” Rupert Thompson?

 

Una commedia ricca di situazioni paradossali, bugie, scambi di persona al punto di non sapere più chi è chi !!!

Riuscirà il caro Eric a districarsi in questa rete di imbrogli?

Personaggi e interpreti:

 

Eric Swan: Giancarlo Oldani
Linda Swan: Piera Prina
Norman Bassett: Guido Bartezzaghi
Mister Jenkins: Doriano Baldi
Zio George: Giuliano Fraviga
Sally Chessington: Rita Porta
Dottor Chapman: Stefano Fontana
I Forbright: Elvio Carnaghi – Massimo Magistrelli
Magdalena Cowper: Luciana Bersellini
Brenda Dixon: Desirée Perotti

 

Scenografie: Antonio Corno, Giancarlo Ciceri, Gianfranco Perotta
Costumi: Adele Perotta, Rosalma Restelli
Luci e suoni: Claudio Fagnani, Fabrizio Bagini
Trucco e parrucco: Nadia Prina, Mariarosa Restelli, Milvia Portaluppi
Maestro rammentatore: Igor Cristoni
Video: Gianfranco Perotta, Giancarlo Ciceri
Foto: Simonetta Prina, Samantha Marcioni

Adattamento e regia di Mario G. Perotta

Dove:

Cine Teatro Agorà
Via S. Remigio, 5 – Sedriano

Quando:

Venerdì 14 e Sabato 15 Aprile 2023 h. 21:00

Info e prezzi:

Platea 12€ – Galleria 10€

Prevendita presso
Edicola-Cartoleria “LA TOMASINA” Carluis
Piazza Garibaldi, 5 – Vittuone

Per gentile concessione della MTP CONCESSIONARI ASSOCIATI S.r.l. – Roma

Il cammino verso il 50esimo

Il tempo passa e ci stiamo avvicinando a grandi passi verso questo grande traguardo.
Nel 2023 la Compagnia Teatrale Vittuonese compirà 50 anni.
Di seguito trovate i passi del nostro cammino…

1973 – La nascita e i primi passi

Era una sera del mese di novembre del 1973 quando all’oratorio di Vittuone un gruppo di giovani si ritrova, come in uso, intorno ad un tavolo con il coadiutore del tempo Don Giampiero Demolli, a fare quattro chiacchiere e tra un discorso e l’altro nasce l’idea di fare teatro. 

Nell’imminenza del Natale e con il poco tempo a disposizione si cercò di improvvisare uno spettacolo natalizio presso il teatro del vecchio oratorio.

E così tra una risata e l’altra ha avuto inizio la nostra avventura.

1975 – L’esordio

Con la spinta di Don Giampiero e il contributo di Ugo Arienti si costituisce il primo gruppo di ragazzi e ragazze che ruotano attorno alle idee di Ugo, autore dei testi sulla falsariga di quelli di Svampa e Patruno, un canovaccio senza pretese alternando testi e canzoni milanesi e vittuonesi e il primo spettacolo ufficiale venne portato in scena il 7 giugno 1975 nel teatro del salone della Sacra Famiglia con il titolo “E se sum ciucch”.

La prima commedia vera e propria fu “Al sciur Cosimo spisiè” e la Compagnia varcò i confini vittuonesi spingendosi a Lissone e a Cresenzago.

Gli interpreti di “E se sum ciucch” sul palco del salone della Sacra Famiglia

Gli anni ’80

Il gruppo originale della compagnia cominciò piano piano a perdere i pezzi (tra matrimoni e figli) e al quale subentrò un secondo gruppo di giovani e con loro ci fu l’ingresso di Antonio Corno e Mario Perotta, personaggi che caratterizzeranno il percorso della compagnia negli anni futuri.

I primi spettacoli hanno portato un cambiamento significativo al canovaccio iniziale e sono stati messi in scena commedie di autori stranieri, più impegnative dal punto di vista della recitazione, tradotte e adattate sempre con un taglio di commedia brillante.

Tra queste ”Il malato immaginario” di Moliere, “Dieci piccoli negretti “ di Agatha Christie, “Arsenico e vecchi merletti” di Kesslering, “Il più felice dei tre” di Eugene Labiche.

La scena finale di “Arsenico e vecchi merletti”

Le commedie di Carlo Goldoni in dialetto vittuonese

Con i nuovi arrivi nasce forte l’idea di un progetto di ricerca di opere di scrittori famosi da tradurre in dialetto vittuonese, una riscoperta del mondo contadino a cavallo tra le due guerre, e la scelta è caduta sulle opere di Carlo Goldoni che bene si prestavano ad un adattamento alla nostra realtà. 

Con l’estro, le capacità innate e la caparbietà di Antonio Corno la Compagnia ha voluto confermare la sua natura di un’associazione nata per divertirsi e far divertire il proprio pubblico.

Il lavoro di “traduzione” di ben quattro opere del maestro Goldoni effettuato da Antonio è stato immenso e gratificante al tempo stesso.

A seguito di questo grande lavoro le commedie, diventate storie della tradizione contadina vittuonese, sono state il cavallo di battaglia della compagnia per oltre un ventennio, dagli anni ’80 ai primi anni 2000 nei teatri e persino nelle corti, luogo ideale per queste storie.

Le commedie tradotte:

  • 1980 – “Sior Todero brontolon” con il titolo di “Al sciur Broeus barbuton” con ben 12 rappresentazioni, l’ultima nel 1997.
  • 1982 – “Il campiello” con il titolo di “Noeuv febrar Santa Pulonia” lo spettacolo con il maggior numero di repliche, ben 25 dalla prima del 1982 all’ultima del 2005.
  • 1984 – “Arlecchino servitore di due padroni” diventato “Stori di temp indree” con le 10 repliche terminate nel 1996.
  • 2001 – “Le baruffe chiozzotte” con il titolo di “Cinq donn e un co d’aj” l’ultimo lavoro di questa splendida serie di commedie.

Alcune scene tratte dalle quattro commedie di stampo Goldoniano

Gli anni ’90

In questi anni si è avuto uno sviluppo e una crescita notevole della Compagnia che ha volto il suo sguardo oltralpe attingendo alle opere di commediografi francesi autori di vaudeville, commedie leggere dalla trama complessa, del duo Hennequin-Feydeau, tra le quali “Niente da dichiarare?”, “L’hotel del libero scambio” non abbandonando le commedie di Goldoni e con l’aggiunta di opere di altri autori quali “La zia di Carlo” di Brandon Thomas.

Scena tratta da “L’hotel del libero scambio”

Il nuovo secolo, gli anni 2000

L’attività della compagnia al suo massimo splendore arricchisce il proprio repertorio con commedie di altri autori. 

Annoveriamo “Ti tas … por omm” liberamente tratto da “Articolo quinto” di Ugo Palmerini, “Quanti fastidi sciur curaà” liberamente tratta da

“I’ nipote di’ sor priore” di Antonella Zucchini, “Le pillole d’ercole”

di C. Maurice Hennequin e Paul Bilhaud, “Regalo di Natale” di Ray Cooney liberamente tratta da “It Runs In The Family”

Tutte le commedie adattate e sono state liberamente tradotte in dialetto vittuonese dalla maestria di Antonio Corno e con nuove versioni di due vecchi spettacoli “Arsenico e vecchi merletti”, “Niente da dichiarare”.

“Quanti fastidi sciur curaà”

“Regalo di Natale”

Le altre attività

Dagli anni 90 c’è stato un susseguirsi di richieste e la Compagnia ha avuto un’attività poliedrica spaziando dalle letture di testi famosi (I promessi sposi, Pinocchio, e altri) a rappresentazioni sacre quali “Processo a Gesù” di Diego Fabbri, “L’ora di Kolbe”, “Il pianto della Madonna”, alla partecipazione in occasione di eventi culturali in collaborazione con altre associazioni del territorio.

L’evento più significativo è stato il grande spettacolo “ascoltando la voce dei gelsi” da un’idea di Beatrice e Elisabetta Restelli in collaborazione con “L’Avventura di Conoscere” con la traduzione in dialetto di Antonio Corno. Racconti e memorie del nostro passato.

Il gemellaggio culturale con il Laboratorio Teatrale dei Contafole di Camporgiano

Il gemellaggio nasce da un’idea di Giorgio Santarini, presidente e fondatore nel 1994 del Laboratorio Teatrale dei Contafole, grazie a conoscenze comuni.

L’inaugurazione è avvenuta nel 2008 a Camporgiano con la commedia “Le pillole d’Ercole”, nell’occasione accompagnati da una delegazione del Comune di Vittuone che ha sancito lo scambio con il ricevimento dalle autorità comunali della comunità di Camporgiano.

Dopo la visita in Toscana i colleghi di Camporgiano hanno ricambiato la visita con lo spettacolo “Le luci Di Broadway”. 

La presenza del sindaco di Camporgiano è stata l’occasione per ufficializzare il gemellaggio culturale tra i due paesi.

Visto l’entusiasmo da parte di tutti l’evento è continuato in questi anni con altri scambi tra le due Compagnie.


Foto di gruppo per la prima visita a Camporgiano


La Compagnia al termine dello spettacolo “Quanti fastidi sciur curaà” nell’ottocentesco teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana

Il lockdown

Purtroppo con il covid-19 l’attività della Compagnia ha subito una grave battuta d’arresto ma lo stop forzato non ha scalfito la nostra volontà e con  incontri in video conferenza, registrazioni spontanee, letture di testi ci hanno permesso di non interrompere il nostro filo conduttore.

La ripartenza

Finalmente ci siamo!!! Dopo oltre due anni bui abbiamo ripreso a spron battuto le prove per il nuovo spettacolo.

Arrivederci al 2023 !!!